Teatro

In & Off Puglia - gli spettacoli fino al 3 aprile

In & Off Puglia - gli spettacoli fino al 3 aprile

Settimana ricchissima di appuntamenti per i teatri pugliesi: musica, comicità e nuove produzioni. Dal 31 al 3 il Bugiardo di Alfredo Arias. La Bottega del Apocrifi con una monografia su Don Milani a Manfredonia. A Bitonto Novecento di Baricco. Un adattamento dell'omonimo film di Dino Risi in scena a Corato. Una nuova produzione, Codice Nero, al Garibaldi di Gallipoli e a Foggia fa tappa Travaglio.

Il regista Alfredo Arias dirige Il Bugiardo, nuovo allestimento della commedia scritta da Carlo Goldoni. La pièce andrà in scena il 31 marzo, al Teatro Sala Margherita di Putignano (Ba), martedì1 aprile al Giuseppe Verdi di San Severo (Fg), il 2 al Teatro Mercadante di Cerignola (Fg) e domenica 3 al Teatro Il Saltimbanco di Santeramo in Colle (Ba). Con questa commedia, rappresentata per la prima volta a Mantova nel 1750, Goldoni si rifaceva alla “Verdad sospechosa” dello spagnolo Juan Ruiz de Alarcón. Lelio, il bugiardo, torna a Venezia dopo essere vissuto per vent’anni a Napoli e si innamora di Rosaura ma una serie di impedimenti, causati dalle sue continue bugie, gli renderanno difficile l’impresa. Nell’adattamento di Arias, l’intento moralistico dell’opera, volta ad attribuire al bugiardo tutta la colpa delle sue fandonie, viene ribaltata: il bugiardo della commedia è un creativo, trasforma la vita in un gioco. Con l’ausilio del dialetto veneziano lo spettatore è coinvolto in prima persona in quello che sembra un viaggio ideale nelle due patrie del teatro italiano: Napoli e Venezia.

Dal 31 marzo al 2 aprile, la Bottega degli Apocrifi, mette in scena al Teatro Comunale Lucio Dalla di Manfredonia, in anteprima nazionale, una storia tutta italiana: quella di Don Lorenzo Milani. Chiedi se mi riconoscono è un viaggio nella vita di quello che è stato un combattente, la cui icona  rischiava di rimanere incastrata nella retorica della biografia agiografia. Lo spettacolo nasce dalla necessità di attraversare nel profondo l'operato di un uomo attraverso il racconto di un prete, non accontentandosi di ripetere ciò che lui ha scritto, ciò che lui ha messo in modo potente e forte negli articoli, nelle lettere. Uno spettacolo nato da un viaggio, nei luoghi vissuti da Milani.   La scelta è stata quella di raccontare un uomo intero, scavando nella sua dimensione privata attraverso il rapporto con la madre, e giocando con la sua dimensione pubblica – più nota – attraverso le incongruenze che essa ha denunciato ostinatamente fino a farne veri e propri incubi.  Il presente del nostro racconto, racconta la Compagnia,  è il momento finale della sua vita, quello in cui l’uomo e il prete tirano le fila e sembrano agognare entrambi al riconoscimento (della madre il primo, della Chiesa il secondo).

Il 31 marzo, al Teatro Garibaldi di Bisceglie, gli spettatori si preparano a vivere una Buonanotte da Brivido. Una miscela vincente di comicità surreale per il radiodramma interpretato dalla Compagnia Donati&Olesen. Siamo all’ultima puntata di una serie e anche questa sera i radioascoltatori sono inchiodati alle loro poltrone: vogliono sapere chi è il pluriomicida ricercatissimo dalla polizia di Wuerstenbach, il perché delle tracce di fango e dei garofani vicino alle sue vittime, e la ragione di questi inquietanti tramonti di fuoco. La capacità di evocare ambienti, suoni, personaggi, trame, con elementi tanto semplici quanto sorprendenti, fa di questo affiatatissimo terzetto una macchina travolgente da non perdere.

Sempre il 31, al Teatro Impero di Trani (BAT), in scena le atmosfere oniriche e baroccheggianti del Sogno di Una Notte di Mezza Estate.  Liberamente ispirato all’opera di William Shakespeare,  la scrittura di Cappuccio riorchestra il “Sogno”: Lello Arena e Isa Danieli sono  Oberon e Titania, i mitici re e regina del regno delle fate, precipitati a terra e costretti  a vivere nel perimetro simbolico della sala di un antico palazzo napoletano. Ignari di cosa accade nel mondo reale, riducono le sorti degli uomini a fragili trame per vecchi burattinai. La regia e la scena ne assecondano la lettura trasformandosi, per amplificarne il suono, in una sorta di grande, onirico e vagamente circense carillon, abitato dai due grandi attori.

Il 1 aprile, al Teatro dell’Opera di Lucera (Fg), l’omaggio in musica della Compagnia Papaveri Rossi, a Fabrizio de Andrè. Passaggi di Tempo, è un tributo che ripercorre la straordinaria carriera artistica di Faber, senza mai cadere nella retorica e nella sterile celebrazione, ma che racconta la poesia di De Andrè  attraverso i temi delle sue canzoni, la forza dei suoi  testi, la potenza della sua musica. Sul palco Walter Santoro  alla voce, Marco Piazzolla  alle chitarre, Antonio Filograna al basso, Claudio De Masi alle  tastiere e fisarmonica; Giuseppe Pisanò  alla batteria e alla voce.

Sempre il 1 aprile, al Teatro Comunale Tommaso Traetta di Bitonto (Ba), Raffaele Braia interpreta Novecento di Alessandro Baricco. È la storia incredibile e fantastica di Danny Boodmann T. D. Lemon Novecento, il più grande pianista che abbia mai suonato sull’oceano. Figlio di emigranti, è nato su una nave, il Virginian, che negli anni fra le due guerre faceva la spola tra Europa e America con il suo carico di miliardari e gente qualunque. Abbandonato in fasce dai genitori, farà della musica la sua vita e del Virginian la sua dimora. Raffele Braia racconta questa storia bellissima, magica ed emozionante in un crescendo narrativo intensamente poetico, a volte struggente, al ritmo cadenzato del ragtime dei meravigliosi anni ’20.

Ancora il primo aprile, protagonista sul palco del Nuovo Cinema Paradiso di Melendugno (Le) sarà Pino Ingrosso, voce solista di Nicola Piovani, interprete di Note di un viaggio. Un viaggio teatrale musicale, che scandisce, con leggerezza e un pizzico di nostalgia, modi, tradizioni, costumi e usanze del Salento rivissuti attraverso i ricordi d’infanzia, i racconti degli anziani, le sonorità tipiche, colori, suoni e profumi capaci di rievocare una civiltà ancestrale comune non solo al Sud d’Italia, ma a tutti i Sud del mondo.

Rimaniamo in Salento, a Francavilla Fontana (BR), con lo spettacolo di danza e musica ispirato alla Pizzica e alla Taranta salentina: Passo a Sud, va in scena  il1 aprile al Teatro Italia. Cullate dalla musica degli Officina Zoé, tradizione e mitologia si mescolano nel paesaggio naturale, trasportandoci in un sogno del Tarantismo. Lo spettacolo è un rituale danzato, con momenti di grande intensità emotiva, il rito diventa la medicina simbolica della vita. L'aspetto più interessante della ricerca è il rinnovamento e la rilettura del repertorio musicale e coreutico della Pizzica salentina attraverso composizioni originali che rispettano lo spirito della tradizione. Coreografie e regia di Maristella Martella.

Il 2 aprile, al Teatro Comunale di Corato, va in scena In Nome del Popolo Italiano, tratto dall’omonimo film di Dino Risi con Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi, una delle commedie più graffianti del cinema italiano. L’adattamento teatrale è di Michele Bia, sul palco Franco Ferrante, Marco Grossi, Marianna De Pinto, Rossella Giugliano, Raffaele Braia, Maurizio Semeraro, Ivan Dell’Edera, Enzo Toma. Un integerrimo magistrato indaga sulla morte di una giovane donna trovata assassinata, le indagini lo portano a seguire la pista di un industriale arrivista e senza scrupoli, macchiatosi già di crimini contro la giustizia. Nonostante la non colpevolezza dell’indiziato il magistrato deciderà di procedere ugualmente contro di lui per colpire tutto il marcio di una società corrotta. In nome del popolo Italiano è la fotografia di un’Italia crepata dalla corruzione dai vertici alle fondamenta. Un popolo che truffa e che è truffato, ma, noncurante dei propri mali, è sempre pronto a fermarsi e ad unire tutte le sue differenti realtà di fronte ad una partita di calcio.

Sempre il 2 aprile, ma al Garibaldi di Gallipoli (Le) va in scena una originale produzione dei Cantieri Teatrali Koreja: Codice Nero, scritto e  interpretato da Riccardo Lanzarone. È la storia di un uomo qualunque nella sala d’aspetto di un ospedale, un tempo sospeso e solitario fatto di silenzi, sguardi, speranze e abbandono. Salvatore Geraci, ex artificiere siciliano, aspetta il suo turno in ospedale. L’attesa diventa l’anticamera perfetta di uno spazio personale dove rivelare chi si era prima della malattia e supporre come andrà a finire. Il tempo di attesa è indefinito e informe: il protagonista ci vive dentro in una costante altalena tra presente, passato e futuro. Si ricorda chi era e immagina chi vorrà essere. Salvatore attende e non smette di chiedere: “Tocca a me?” Intanto prepara un fuoco d'artificio che deve esplodere in tempo o forse mai. Cosa hanno in comune la sanità e la polvere da sparo?

Fuori cartellone, al Teatro Giordano di Foggia, sabato 2 aprile fa tappa Marco Travaglio, con il suo spettacolo Slurp. Il direttore del Fatto Quotidiano - con l'aiuto dell'attrice Giorgia Salari, per la regìa di Valerio Binasco - racconta come i giornalisti, gli intellettuali e gli opinionisti più servili del mondo hanno beatificato, osannato, magnificato, propagandato e smarchettato la peggior classe dirigente del mondo, issando sul piedistallo politici incapaci di ogni colore, ma(g)nager voraci, (im)prenditori falliti che hanno quasi distrutto l'Italia e stanno completando l'opera. Un recital tutto da ridere, per non piangere.